08 Aug
"ROGOREDO. LA RAGAZZA DEL BOSCO" DI MICHELE AGOSTEO

AUTORE: MICHELE AGOSTEO

EDITORE: AUTOPUBBLICATO

PAGINE: 176

GENERE: ROMANZO

DATA DI USCITA: 04/2020

LINK D'ACQUISTO: AMAZON


Salve a tutti cari lettori!
Anche se è Sabato, non poteva mancare una bella recensione.
Oggi voglio proporvi un romanzo, scritto sotto forma di diario, che tratta il tema della droga. Devo dire che nonostante non legga molto su questo genere, mi ha colpito. Sarebbe da leggere almeno una volta.

📚Trama📚
In questo breve romanzo, l’autore accompagna il lettore nel mondo della tossicodipendenza riuscendo a descrivere non solo i luoghi, le figure e le problematiche, ma anche le fragilità più nascoste di chi, vivendo nella tossicodipendenza, teme il giudizio, si vergogna del suo stato e cerca di mostrarsi anche per quello che non riesce ad essere. In particolare, la protagonista della vicenda, non è solo la giovane che frequenta il bosco della droga mischiandosi a loschi figuri, ma anche la ventenne che desidera avere un aspetto curato e delicato che ogni giovane donna vorrebbe avere.

È una lettura abbastanza scorrevole, l’utilizzo della stesura a modo di diario rende spesso il tutto un po’ disordinato, con parti ripetute anche a breve termine l’una dall’altra. L’autore, in questo caso specifico, è parte fondamentale della storia, poiché è colui che si è impegnato in primo piano per andare a scoprire cosa si cela dietro al conosciuto Bosco di Rogoredo, famoso anche e soprattutto per lo spaccio di droga. Entra nel bosco per cercare di capire da vicino cosa succede all’interno, ma dopo diversi episodi si imbatte in una ragazza, poco più che ventenne, con la quale stringe man mano un rapporto sempre più confidenziale. Inizialmente l’idea era quella di aiutare questa ragazza, vittima del circolo della droga da moltissimi anni, poi col tempo, l’autore decide di prendere appunti su quello che stava documentando e comunica solo in seguito alla protagonista, Martina, l’intenzione di scrivere questo libro. 

Le vicende raccontate si svolgono nell’arco temporale di quasi due anni, dove l’autore con tutti i suoi sforzi, cerca di seguire e aiutare questa ragazza per quanto possibile, spesso rimanendo anche senza soldi, poiché ne dava una buona parte alla protagonista per procurarsi della droga.
Devo dire che a parte alcune scene che vengono ripetute, forse perché si è deciso di usare la scrittura sotto forma di diario, il libro risulta lo stesso apprezzabile. Ci sono forse troppe descrizioni fisiche della protagonista, spesso uguali, che possono far pensare che i problemi della droga sono solo legati all’aspetto fisico o alla bellezza, quando sappiamo tutti che sono moltissimi altri.
L’autore comunque accompagna tutto il libro descrivendo per bene i luoghi, le scene, ciò che vede e ciò che sente, lo stesso fa con tutte le persone che appaiono durante le varie vicende, rendendo più chiaro cosa significa avere a che fare con il mondo della tossicodipendenza e di chi lo vive ogni giorno sulla pelle. Le bugie, chiedere soldi, saltare da un treno all’altro, ricevere carità e correre continuamente perché in pericolo per qualcosa.
Resta il fatto che il libro si conclude con un finale quasi interrotto per l’arrivo in Italia della pandemia mondiale del Covid-19, quindi non si riesce a capire se Martina, alla fine, riesce a venire fuori dal tunnel della droga.

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